Discussioni generali
Presentata una doppia indagine Con i Bambini – Demopolis sul punto di vista degli adolescenti e quello degli adulti, con l’ascolto diretto di ragazze e ragazzi tra 14 e 17 anni e con interviste a genitori, insegnanti ed educatori.
Credono nella famiglia (90%) e nell’amicizia (86%), e proprio i rapporti con gli amici (64%) e il tempo libero (53%) sono il perno della soddisfazione degli adolescenti italiani, assai più delle relazioni familiari (52%) e della vita scolastica (35%). Al confronto con il mondo adulto, come è normale, ragazze e ragazzi italiani prediligono quello con i pari, ma non sono troppo critici sulle figure adulte che li circondano: poco più di un quarto degli adolescenti ne lamenta la distrazione. Al contrario, più di un adulto su due si rimprovera proprio di essere distratto (52). Su un dato, grandi e piccoli pressoché concordano: “gli adulti non capiscono i ragazzi”. Lo pensa il 54% degli adolescenti e il 45% dei genitori.
Sono alcuni dei dati emersi dalle indagini multi-target promosse dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e realizzate dall’Istituto Demopolis in percorsi di ascolto parallelo e comparativo di un campione nazionale di adolescenti (1.080 intervistati fra i 14 e i 17 anni) e di un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne (2.820 interviste), integrato con un focus demoscopico su un triplice target di genitori con figli tra i 6 e il 17 anni (800), insegnanti (260), educatori e rappresentanti del Terzo Settore (298).
Le ragioni di molte incomprensioni sono solo all’apparenza contingenti: di certo, è una faccenda di periodo storico (troppo diverso l’attuale da quello in cui i genitori furono adolescenti); di certo, la variabile “internet e social” è misteriosa per i non “nativi digitali” e allarga le distanze di pensiero fra le generazioni. Su questi elementi c’è piena convergenza. Ma gli adulti, intervistati da Demopolis per Con i Bambini, sottovalutano quanto i ragazzi non si sentano compresi nei desideri, nelle passioni e nei sentimenti.
Agli adolescenti invece è chiaro quanto si pensi al loro futuro e apprezzano le premure del mondo adulto in quest’ottica (52%). Ma, per i grandi, si tratta in realtà di una ragione d’ansia, di preoccupazione: quasi 7 adulti su 10 esprimono paura per il futuro lavorativo dei giovani e le loro difficoltà di orientamento.
Del resto, mentre l’ottimismo dei figli vacilla ma resiste, il 65% dei genitori è pessimista tout court sul futuro degli adolescenti. Anche per questa ragione, il mondo adulto si dichiara prevalentemente inadeguato per far fronte al disagio crescente dei ragazzi (48%).
Dalla prima indagine Con i Bambini – Demopolis con l’ascolto diretto di ragazze e ragazzi tra 14 e 17 anni emerge un segmento adolescenziale piuttosto bonario nella valutazione delle precedenti generazioni. Con citazioni che non raggiungono il 40%, agli adulti si rimprovera per lo più che non si mettono in discussione (38%), i continui paragoni con i tempi passati (37%), la troppa importanza data ai voti scolastici (33%). Ma il 52% apprezza quanto stia a cuore il futuro degli adolescenti.
I ragazzi si confrontano parecchio fra di loro. Più limitatamente, si raccontano agli adulti. Un terzo degli adolescenti dichiara di condividere spesso idee e pensieri, ma lo fa prevalentemente con gli amici: il 79% dei ragazzi predilige un dialogo fra coetanei. Così, le figure adulte si rivelano interlocutori solo per una minoranza. Quasi un terzo, il 31%, confessa invece di faticare a condividere le proprie idee: la paura è di essere incompresi e giudicati.
Anche dei problemi si parla per lo più con gli amici, ai genitori si rivolge appena il 43% di chi ha un problema, con un dato che scende al 39% fra le ragazze. Solo il 3% ne parlerebbe con un insegnante. Molto meno, sotto il 20% di citazioni, fra i ragazzi si apprezza l’impegno di comprensione degli adulti. Non a caso, il 54% ammette che oggi gli adulti capiscono sempre meno i ragazzi. La principale ragione di incomprensione è contingente: per il 62% dei ragazzi gli adulti non capiscono quanto differente sia la contemporaneità; non comprendono idee (46%), quotidianità online (41%), ma anche desideri, passioni, priorità (37%) e sentimenti (36%).
fonte: conibambini.org
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